Storia
La Relazione storica del palazzo
L’edificio fu eretto su progetto dell’architetto Enrico Guidotti. Edificato su un lotto di terreno acquistato dallo stesso negli anni di Firenze Capitale.
Dopo vari passaggi di proprietà. Divenne nel 1970 sede scolastica, con conseguenti lavori di adattamento e riconfigurazione degli spazi interni. Progettato in base ai particolari condizionamenti del lotto, presenta un ampio smusso a guardare la piazza, definito come prospetto principale e caratterizzato da un lungo balcone all’altezza del piano nobile.
Per il resto le facciate si adeguano alla tradizione tardo ottocentesca, con evidenti riferimenti alle architetture fiorentine cinque seicentesche. Il palazzo di origine ottocentesca è coevo alla Piazza, caratterizzato dal una struttura a tre piani canonici, con ampi saloni di rappresentanza al piano primo, usati fino ad alcuni anni fa come aule scolastiche universitari, biblioteca e una ampia sala attrezzata per conferenze. Originariamente questa sala era usata dalle suore di Never (proprietarie del complesso) come chiesa interna all’istituto.
Sui soffitti si trovano degli affreschi a vari soggetti, dipinti da artisti minori toscani dell’ottocento, il corridoio al piano primo e caratterizzato da raffigurazioni “grottesche” nelle volte.
Tecnica di costruzione e primo piano del Palazzo
L’immobile in esame, risale all’epoca di Firenze capitale, costruito con struttura in muratura e pietrame, ha uno sviluppo in pianta a “L” con il vertice che guarda la piazza Savonarola, è caratterizzato da un grande piano seminterrato che si sviluppa per tutto il perimetro, oltre a tre livelli fuori terra.
La costruzione è molto semplice, con grandi mura perimetrali, e setti portanti trasversali, che delimitano i vani.
A piano terreno c’è l’ingresso principale che affaccia sulla piazza, ad una quota più alta di circa 1,5 metri dalla quota strada. Dall’ingresso principale si accede a sinistra a delle sale che portano sul lato lungo via Valori a destra altre sale poste sulla via Leonardo da Vinci, dove si trova anche un grande accesso carrabile caratterizzata da un grande portone in legno.
Una scala semicircolare, realizzata presumibilmente negli anni 90 in concomitanza con l’istallazione di un ascensore con struttura in cemento armato e con la scala rivestita in marmo bianco.
Al piano primo si trova una grande sala centrale direttamente sopra l’ingresso con un soffitto decorato con decori di buona fattura con un bel pavimento in legno massello, e finestre che affacciano sulla piazza Savonarola. Adiacente a questa si trovano atre stanza di più modesta fattezza, sempre con soffitti decorati.
Lungo il lato di via Leonardo da Vinci è stato ricavato un blocco di bagni, diventando tale ambiente una sorta di disimpegno che porta al un grande salone, un tempo probabilmente destinato a luogo di culto da parte delle suore, poi utilizzato sempre a fini scolastici.
Questa grande sala con soffitti e pareti decorate è caratterizzata da una pianta rettangolare, e ai lati divisa da una serie di aperture con sovrastanti delle lunette decorate con raffigurazioni di personaggi religiosi legati prevalentemente alla congregazione che delimitano i due lati adiacenti all’ambiente centrale, come a creare la presenze di navate laterali. La tipologia della sala è sicuramente adatta all’originario utilizzo da parte della congregazione, come luogo di culto.
I locali del secondo piano
Il piano superiore è caratterizzato da una altezza relativamente bassa, con la struttura della copertura in legno parte a vista.
Questo piano era sicuramente destinato per locali di servizi, anche le aperture che si trovano sul fronte principale sono estremamente piccole, alcune hanno una forma rotonda, gli ambienti sono privi di decorazioni o altri elementi che potrebbero caratterizzare gli spazi. Si tratta prevalentemente di ambienti di servizio sottotetto, evidenziati anche dall’utilizzo del semplice cotto per la pavimentazione.
La storia recente di Piazza Savonarola
La denominazione della Piazza è attestata dal 1884, in omaggio al frate predicatore Girolamo Savonarola (1452-1498), domenicano nel convento fiorentino di San Marco. La piazza viene urbanizzata ed edificata in un lungo arco di tempo, assume l’attuale configurazione solo nei primi decenni del Novecento, pur mantenendo il tipico carattere di decoro borghese proprio della cultura ottocentesca.
Lo spazio interno dell’ampio slargo è sistemato a giardino e segnato, al centro, dal monumento al Savonarola di Enrico Pazzi (1876), già in Palazzo Vecchio e qui posto nel 1921. La piazza è crocevia di numerose linee di trasporto urbano che congiungono le zone di campo di Marte, Coverciano e Settignano con il centro di Firenze.
Dalla fine del 1999 per oltre due anni la quasi totalità dell’area della piazza è stata interessata da lavori per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo a due piani riservato ai residenti della zona. Inaugurato nel dicembre del 2002, rappresenta il primo parcheggio pertinenziale fiorentino e consta di 207 posti auto.
A seguito di tali lavori è stato inoltre varato un più generale piano di riqualificazione della piazza comprendente opere di irrigazione, recupero delle panchine, dei sedili in pietra e muratura, ripavimentazione, reimpianto arboreo e realizzazione di un bagno pubblico.